Storia delle Marche
Le Marche sono da molti studiosi di Storia e Sociologia quasi un microcosmo geopolitico dell’intera nazione italiana e della sua storia. Ciò non solo per la loro centralità geografica ma anche per le vicende e l’evoluzione dei suoi popoli che hanno caratteristiche diversificate nella loro evoluzione e persino nell’ambito dialettale e linguistico.
Nelle Marche avviene fin dall’antichità infatti la fusione di alcuni dei principali popoli preromani d’Italia e la salda unificazione ben conosciuta in epoca storica.
Sul suolo di quelle che dal Medio-Evo in poi verranno chiamate Marche si incontrano e si fondono alcuni popoli italici in primo luogo Piceni (con le loro influenze illiriche), Sabini ed Umbri da un lato il grande popolo dei Galli, mentre contemporaneamente nascono città etrusche e greche, in primo luogo Ancona colonia dorica.
Nessuna regione italiana ha un campionario più completo dei popoli che formarono l’Italia preromana e che si fusero dopo aspre lotte nella comune matrice della civiltà romana. Forse per questo le qualità (ed in qualche caso i difetti) del popolo italiano sono riassunti in maniera completa in questa piccola geograficamente, ma grande Regione sul piano civile e culturale.
Anche oggi in un’epoca di grande sviluppo e trasformazione industriale le Marche rappresentano una singolare e mirabile sintesi dei popoli italiani e di quella grande capacità civile, culturale e produttiva che danno a tutta l’Italia una missione civile ed umanistica in Europa e nel Mondo.
Le Marche, come tutta l’Italia, sono state molto difficili da governare in ogni epoca, da qui la complessità della storia italiana così come di quella marchigiana, da qui la complessità delle sfide e dei problemi affrontati, da qui la fantasia, la diligenza, il lavoro, la serietà, la raffinatezza del gusto, la sintesi felice di un modello civile e di sviluppo che tiene banco nell’Europa occidentale ed ora anche in quella orientale, ed altrove nel mondo.
Nelle Marche è nato ed è stato anche teorizzato quel modello di “sviluppo adriatico” che sostanzialmente riporta al centro della vita industriale avanzata l’uomo in quanto tale protagonista del lavoro e della produzione entro dimensioni umane nel quadro di una “piccola e media industria” che non è né piccola e né media sul piano quantitativo e qualitativo, ma che soprattutto è in grado di esaltare l’eccellenza delle grandi tradizioni culturali e del progresso scientifico e tecnologico nella produzione più avanzata
Tutti i prodotti delle Marche moderne nascono da questa felice sintesi fra la loro grande tradizione culturale ed un lavoro diligentissimo che già nelle epoche antiche aveva reso questa terra di per se scarsamente fertile uno dei più accoglienti giardini d’Italia. Vi fiorì poesia, pittura e musica, assieme a spirito di avventura, coraggio e senso dell’autonomia.